martedì 3 maggio 2022

Io, la luna, le stelle, l’infinito

Io, la luna, le stelle, l’infinito

In determinate situazioni mi capita di osservare il cielo stellato e contemplare il suo splendore. 
Nel giorno di san Lorenzo, che capita una sola volta l’anno, mi reco in giardino, mi distendo su una sedia a sdraio e osservo le stelle, nel silenzio della notte in cui è ammesso soltanto il frinire dei grilli, un incessante canto. 
Per me è un momento molto rilassante nel quale immagino ciò che c’è nell’universo, la varietà di pianeti e stelle, la presenza di altri esseri viventi, l’infinito, ma non capisco come possa esistere qualcosa senza una fine e non riesco a figurarmi nella mia mente un’immagine illimitata. 
Poi torno alla realtà e penso a godermi il semplice ma meraviglioso dipinto del cielo composto dal blu, dalla luna, dalle stelle e qualche volta da due lucine lampeggianti: gli aerei o i satelliti. 
Inoltre cerco le costellazioni, trovo sempre il Grande e il Piccolo carro, a volte provo anche a spronare la mia creatività cercando di creare con le stelle delle forme, ma soprattutto aspetto impaziente l’arrivo di una stella cadente, nonostante molto spesso non stia guardando il punto del suo passaggio. 
Mentre sono in macchina la sera, soprattutto d’inverno, quando il buio arriva presto, spesso mi capita di appoggiare la testa sul finestrino, di ammirare la luna e di riflettere. 
Penso a quanto essa sia grande rispetto a noi, ma anche così piccola nell’universo, una perla dispersa nel buio infinito. 
Posso solo immaginare quanto sia spettacolare andare veramente nello spazio e ammirare la luna da vicino. 
Ogni tanto, mi vengono in mente quegli strani pensieri, che credo vengano a tutti almeno una volta nella vita, che io percepisco esattamente come un vortice, domande che mi catturano a cui non esiste una risposta, o forse non la richiedono nemmeno. 
In sostanza penso all’esistenza, a quanto sia strano trovarsi proprio qui e in questo momento, al tempo che passa e a ogni istante che in un impercettibile secondo passa da presente a passato, come una stella cadente che per quanto sia veloce realizzi il suo passaggio solo dopo che è avvenuto.
Quando guardo la luminosità della luna ho la sensazione che mi incanti e per me la luce che riflette simboleggia un aiuto per gli uomini per schiarire loro la strada e ritrovare il cammino; infatti nell’antichità quando non esistevano ancora le luci artificiali, la notte era illuminata solo dalla luna, era l’unica fonte di luce.
Infine penso alla mia vita e agli obiettivi che vorrei raggiungere, è come se mi confidassi con la luna, non utilizzando la voce, ma attraverso i pensieri. Non so se questa mia confessione silenziosa mi porterà alle risposte che cerco..ma a volte è meglio godersi il momento a fondo, senza pensare sempre e per forza a quello che verrà. Conta il qui ed ora, e forse è questo il senso della vita. 

Anna Miali, classe 3^A, per il concorso Raccontar scrivendo 2022.
Lavoro coordinato dalla prof.ssa Chiara Bellorini.

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